Una poesia di Saffo

La parola ἰοίην, l’unico termine sopravvissuto di una poesia di Saffo – che ne costituisce il frammento numero 182 - è una delle due possibili forme in ottativo del verbo εἶμι, cioè “andare, andare avanti”, ma anche “muoversi” verso qualcosa o qualcuno.

Nella sua accezione desiderativa è il termine più ricco di speranza che ci possa essere, poiché racchiude un significato assai profondo: che io possa andar oltre.
Oltre le divisioni, i muri, le incomprensioni; oltre le distanze, i dubbi, le indecisioni, le differenze.

In un mondo, il nostro, lacerato da forze spesso contrarie il frammento 182 è il miglior augurio che possa fare alla mia comunità educante e lo estendo alle Amministrazioni comunali e provinciali, agli Enti, agli Uffici Scolastici, alle Associazioni socio-assistenziali e i vari Servizi dislocati sul territorio.

Lo estendo inoltre al mio nuovo mandato dirigenziale finalese: del resto, sempre per citare Daniel Goleman, la grandezza di una leadership si fonda su qualcosa di molto primitivo, ovvero la capacità di far leva sulle emozioni, sulle aspirazioni e sui bisogni di ogni gruppo.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Daniele Scarampi